Continua il viaggio della delegazione dell'Associazione Ya basta! in terra zapatista
9 / 1 / 2010
La delegazione dell'associazione Ya Basta! e del Presidio Permanente No Dal Molin ha raggiunto La Realidad per portare avanti i rispettivi progetti legati alla potabilizzazione dell'acqua e della costruzione della casa della Giunta del BuonGoverno e la casa dei quattro Municipi Autonomi.
La delegazione del Presidio Permanente No Dal Molin ha consegnato alla Giunta i fondi raccolti e ha rinforzato il legame di fratellanza con il Caracol de La Realidad. Questo incontro e' stato anche l'occasione per fare il punto sul progetto "Autogoverno Possibile", che vedra' nei prossimi mesi l'inizio della costruzione della Casa della Giunta del BuonGoverno e poi in un secondo momento la costruzione della nuova Casa dei quattro municipi autonomi, a cui sara' possibile partecipare direttamente.La carovana e' proseguita con la visita di alcune comunita' zapatiste, dove l'associazione Ya Basta sta portando avanti progetti legati alla potabilizzazione dell'acqua.La prima tappa e' stata El Chayabes, dove ha sede una radio comunitaria zapatista. Grazie alla costruzione della cisterna per la raccolta e la purificazione dell'acqua piovana ora questo villaggio puo' avere finalmente accesso a questa risorsa fondamentale.
E' stata fatta una sosta a San Jose' del Rio, sede di una clinica zapatista, dove si e' osservato il procedere dei lavori del progetto "Agua para todos" e si e' incontrato i promodores de salud per fare il punto della situazione riguardo i progetti sul sistema sanitario.L'ultimo giorno di permanenza a La Realidad e' stato dedicato alla visita della comunita' di Nueva Guadalupe, dove gli zapatisti hanno organizzato a sorpresa una piccola cerimonia di inaugurazione della cisterna per la raccolta dell'acqua piovana.Gli abitanti del villaggio hanno spiegato come la cisterna permetta loro di avere l'acqua per bere ed e' stata l'occasione per ricordare come il tema dell'acqua e dei beni comuni sia centrale e comune dalla Selva Lacandona all'Italia, visto il tentativo di privatizzazione dell'acqua da parte del governo italiano e l'inquinamento e lo sfruttamento della falda acquifera sotto il cantiere del Dal Molin a Vicenza.
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