lunedì, gennaio 11, 2010

Carovana in Argentina - Presenz/attiva gennaio 2010 - Prima tappa: Chilecito - Famatina

11 / 1 / 2010
La carovana Ya Basta di presenza attiva in Argentina parte dal Nord e ha come prima tappa Chilecito, nella provincia de La Rioja.
Qui abbiamo incontrato un’assemblea cittadina si batte dal 2001 contro la realizzazione di una miniera d’oro sul monte Famatina, un’esperienza che Ya Basta Marche in una precedente carovana aveva già conosciuto e sostenuto e che e’ stata divulgata in diversi film documentari.
L’assemblea “El famatina no se toca” ha coinvolto la popolazione in una battaglia che ha permesso di bloccare i lavori della miniera d'oro in questa zona, con un picchetto permanente, presidi e azioni di disobbedienza al passaggio dei camion della azienda minararia, esperienza a cui hanno partecipato molte donne, come Gabriela, Marcela, Perla, che ieri ci hanno accolti e ospitati (foto).La delegazione di Ya Basta e’ stata intervistata in diretta su Radio Comarca, un'emittente locale solidale con la lotta dell’assemblea, che ha voluto conoscere le attività dell'associazione e le problematiche che a livello ambientale e sociale stiamo attraversando in Italia.
La sera, nella piazza centrale del paese e davanti al presidio (foto) e’ stato proiettato il film documentario “Las fuentes del jardin de tus arterias” di German Ciari, che ripercorre con interviste e immagini delle manifestazioni la lotta contro la miniera.
Se sul monte Famatina i lavori che avrebbero deturpato e inquinato il paesaggio sono per il momento bloccati grazie alla determinazione degli attivisti, a 180 km da qui, a Guandacol, la carovana vedrà invece il risultato della devastazione ambientale provocata dalla miniera che qui e’ purtroppo funzionante.
Gli effetti dell’estrazione dell’oro (ma anche di uranio e cianuro) saranno visibili sull’ambiente circostante e sugli animali, che spesso nascono deformati. Qui l’attività dell’assemblea si concentra soprattutto sul diritto alla salute e sulla lotta della popolazione per preservare il proprio territorio dalle devastazioni ambientali.

Nessun commento: