“Autonomia è un diritto universale perché possiamo vivere umanamente, con libertà, con giustizia, con democrazia, con le nostre proprie leggi in qualunque parte del mondo. L'Autonomia non si capisce con una sola parola, ma si deve declinare nei differenti aspetti e diritti: diritti alla vita, alla politica, alla giustizia, alla libertà, alla democrazia, alla salute, all'educazione, al territorio ..."Dal Primo Incontro Internazionale dei Popoli zapatisti con i popoli del mondo – Caracol Oventic L’AUTONOMIA POSSIBILE Presenzattiva dal 27 dicembre 2007 al 12 gennaio Messico- ChiapasA fianco degli uomini, donne, bambini ed anziani dell’EZLN Per partecipare al Terzo Incontro dei popoli zapatisti con i popoli del mondo “La Comandante Ramona e le zapatiste”Per sostenere l’autogoverno zapatista attraverso l’appoggio al Sistema Sanitario Autonomo, alle Cooperative di Produzione e raccolta del caffè, ai Progetti gestiti dalle Giunte del Buongoverno proprio nel momento in cui il potere messicano tenta di attaccare l’autonomia indigena. Programma del viaggio:* Arrivo a San Cristobal e incontri di approfondimento della situazione di militarizzazione del Chiapas e degli attacchi alle comunità indigene.* Partecipazione nel Caracol de La Garrucha all’incontro Internazionale fino il 2 gennaio * Possibilità di partecipare:- alla brigata che si incontrerà con le Cooperative del caffè nel periodo della raccolta- ai Progetti di appoggio delle Giunte del Buongoverno come Agua para Todos, - alla brigata Sanitaria di cooperazione con i Promotori di Salute.
“Attualmente si sta portando avanti nei territori ribelli zapatisti una delle offensive più allarmanti degli ultimi dieci anni, forse solo paragonabile con quella intrapresa nel periodo 1997-1998, quando i governi pristi guidarono una campagna militare e paramilitare sanguinosa contro le comunità indigene in resistenza. Dopo il massacro di Acteal e del successivo ed inutile tentativo governativo di disarticolare i municipi autonomi zapatisti, migliaia di voci, individuali e collettive, del Messico e del mondo, si sollevarono per respingere la selvaggia aggressione. Il clima in Chiapas è ogni giorno più teso.
Oggi, come 10 anni fa, le comunità zapatiste resistono e costruiscono, contro vento e marea, quell'altro mondo possibile che ha ispirato il mondo intero.”
GLORIA MUNOZ RAMIREZ LA JORNADA settembre 2007
Ogni giorno in Chiapas le Giunte di Buongoverno e i Municipi Autonomi denunciano episodi che si inseriscono in una generale escalation di aggressioni e provocazioni. Molti di questi episodi sono basati sulla pretesa di espropriare e sgomberare con la forza le terre “recuperate” durante il levantamiento del 1994 e sulle quali si è costruito in questi anni l’esperienza unica dell’autogoverno zapatista.
L’autonomia zapatista ha rappresentato in questi anni un’alternativa concreta, un’utopia che si è fatta realtà: garantire un nuovo modo di vivere collettivo capace di difendere i diritti e l’ambiente, di garantire servizi e miglioramento delle condizioni di vita, di praticare forme di democrazia.
Le decine di Scuole Autonome, i Consultori e le Cliniche, i Progetti di Produzione sono l’immagine reale di un processo profondo, di un percorso concreto che fa delle Montagne del Sud Est Messicano un laboratorio che parla a tutti noi.
La scelta di lanciare l’Otra Campana, di aprire il cammino per la costruzione di uno spazio politico indipendente dei movimenti “in basso a sinistra” in Messico, il riconoscersi insieme alle lotte mondiali “per la difesa della terra”, la ricerca di un rapporto con tutti i popoli indigeni d’America hanno rappresentato la sfida dell’EZLN per mettersi in gioco, nel “camminare domandando” all’interno delle strade della globalizzazione.
Tutto questo dà fastidio al potere messicano, che vorrebbe governare lo sfruttamento dell’intero paese con la repressione dei movimenti sociali (come si è cercato di fare a Atenco e Oaxaca).
L’attacco alle comunità zapatiste va collocato in questo contesto. E’ prima di tutto il tentativo di spazzare via una realtà scomoda, di farlo a partire dalle sue radici: le terre del Chiapas.
Dietro gli episodi di questi mesi si intravede la volontà di attaccare gli zapatisti, usando ogni mezzo possibile: dalla riorganizzazione dell’esercito all’utilizzo dei paramilitari, dalle sentenze di esproprio delle terre alle provocazioni effettuate dagli apparati di potere locale (di ogni partito PRI, PAN e PRD).
In questi lunghi anni in cui abbiamo conosciuto i fratelli e le sorelle zapatiste abbiamo imparato la forza della loro resistenza, la determinazione a costruire una realtà diversa ed è per questo e per quello che ci hanno dato ed abbiamo costruito insieme, che vogliamo essere al loro fianco.
Perché l’autonomia dei villaggi, delle comunità di questa parte lontana del mondo ci appartiene ed è parte di quel “altro mondo possibile” che tutti noi vogliamo.
PER QUESTO SAREMO IN CHIAPAS DICEMBRE 2007 GENNAIO 2008
PARTECIPA ANCHE TU!
* Per partecipare al terzo Incontro Internazionale dei popoli indigeni con i popoli zapatisti
Comnadanta Ramona e le zapatiste
L'incontro, lanciato dalla comandante Everilda alla conclusione del Secondo Incontro dei popoli zapatisti con i popoli del mondo tenutosi nel periodo di Luglio-Agosto 2007, sarà dedicato interamente alle donne e porterà il nome della Comandante Ramona.
“...Parleremo noi, le zapatiste, con le compagne del messico e del mondo e potrete fare domande di come siamo organizzate noi, nello specifico noi donne...”
La convocatoria è disponibile sul nostro sito e sul sito dell'EZLN dedicato all'Otra Campagna http://zeztainternazional.ezln.org.mx/
Brigata della raccolta del caffè
Contro miseria e sfruttamento globale, costruiamo cooperazione, solidarietà, ribellione
Le cooperative dei piccoli produttori come quella che raccoglie il Cafè Rebelde Zapatista sono una delle forme di auto-organizzazione che gli zapatisti hanno creato per difendere un più sicuro accesso alla terra e per migliorare le proprie condizioni di vita fuori dallo sfruttamento del mercato globale.
In Messico la raccolta del caffè avviene nel periodo novembre-febbraio, inizialmente nelle zone con minore altitudine e successivamente in quelle più in alto. Sostenere la raccolta del caffè significa dar loro la possibilità di immetterlo nel mercato internazionale in cui molte organizzazioni, tra cui la nostra, possa distribuirlo ridandogli il suo giusto valore e permettendo alle comunità zapatiste di rivendicare il loro diritto alla terra.
Brigata sanitaria
Attualmente le comunità zapatiste hanno allestito all'interno dei Caracoles strutture autonome per la formazione e l' assistenza sanitaria, in particolare cliniche e consultori. Le precarie condizioni di salute della popolazione indigena che il governo messicano, attraverso la "guerra di bassa intensità", vorrebbe mantenere, sono assunte come priorità all'interno del programma di salute comunitaria affinché si possa rispondere alle necessità della situazione attuale locale.
Per questo gli zapatisti hanno preso in carico il tema della salute formando i loro promotori sanitari che mantengono vivo lo studio e la conoscenza della medicina tradizionale maya confrontandosi con quella ufficiale.
Attraverso la nostra presenza invitiamo chi lavora nel settore sanitario o chi desidera approfondire il sistema sanitario autonomo a costruire uno spazio di condivisione su questi temi con i promotori zapatisti e a visitare le strutture addette a tale compito.
Progetto Agua Para Todos
L’autonomia zapatista è un percorso di appropriazione da parte delle Comunità di conoscenze e competenze volte a migliorare la qualità della vita e il rapporto con l’ambiente.
Il Progetto che si svolge nella Caracol de La Realidad ha portato in questi anni allo studio e realizzazione di impianti e strutture funzionali ad un diverso rapporto con il ciclo dell’acqua: dall’installazione della Turbina Idroelettrica alla ricerca di sistemi a basso impatto per la potabilizzazione dell’acqua.
Associazione Ya Basta
PER INFO yabasta@sherwood.it
Per date partenza e contatti
ROMA: moltitudia_yabasta@yahoo.it tel. 320 080 42 99 – 347 93 56 534
APPROFONDIMENTI
COSA STA SUCCEDENDO IN CHIAPAS
Tratto dai Materiali del Capise
http://www.capise.org.mx/
Al centro dell’offensiva del potere messicano c’è la volontà di distruggere l’esperienza zapatista e di aprire la strada dello sfruttamento totale delle risorse e delle ricchezze del Chiapas.
Questa vera e propria “guerra non dichiarata” è attuata attraverso la riorganizzazione dell’Esercito, le istituzioni Federali (la Procura Agraria, la Segreteria della Riforma agraria, la Segreteria di Difesa Nazionale – SEDENA) e dalle istituzioni di Pubblica Sicurezza nei suoi tre livelli Federale, Statale e Municipale, così come dal Congresso dell'Unione, tutte strettamente articolate tra loro.
ESERCITO
Ci sono oggi 79 accampamenti militari permanenti nello stato del Chiapas: 56 di questi nel territorio indigeno. Le Unità militari convenzionali sono state dissolte, introducendo al loro posto Corpi Speciali di Élite al più alto livello.
LA PROCURA AGRARIA (PA) E LA SEGRETERIA DELLA RIFORMA AGRARIA (SRA)
Il ruolo che attualmente giocano le istituzioni agrarie nella cornice della guerra di contrainsurgencia è diventato rilevante, strategico e garante della concretizzazione degli espropri di terra contro villaggi zapatisti. "Legalizzare" gli espropri di migliaia di ettari di terra e di territori ha portato al massimo livello i conflitti tra organizzazioni indigene filogovernative ed organizzazioni paramilitari, contro comunità ed autorità zapatiste. La Procura Agraria (PA) avalla presunte Assemblee comunitarie dove dà autorizzazione e certifica la conversione a Ejidos di quelle che adesso sono terre recuperate dall'EZLN dal 1994 ed immediatamente dopo; certifica questi nuovi ejidos al PROCEDE assegnando a sua volta questi nuovi Ejidos a membri di gruppi indigeni filogovernativi e di organizzazioni paramilitari. Centinaia di famiglie e decine di villaggi zapatisti sono a grave rischio di essere spogliati e sgomberati forzatamente dalle loro terre e territori, tra questi:
Le minacce di espropri e sgomberi sono accompagnate da aggressioni quotidiane contro basi di appoggio zapatiste, quali: minacce, detenzioni arbitrarie, danni alla proprietà altrui, lesioni, ferimenti con l'uso di armi proibite, furti, abusi d'autorità, ecc. In maniera vergognosa e selettiva, le autorità federali e statali usano i detenuti politici per negoziazioni illegali e illegittime, per negoziare la libertà di effettuare sgomberi.
VEDI INOLTRE
Primo Incontro dei Popoli Zapatisti con i popoli del mondo
http://www.globalproject.info/art-10455.html
Bollettino scaricabile
http://www.yabasta.it/archivio/messico/mxinmovimento.pdf
Secondo Incontro dei Popoli Zapatisti con i popoli del mondo
Estate 2007
http://www.globalproject.info/art-12896.html
Bollettino scaricabile http://www.yabasta.it/archivio/messico/CHISago07.pdf
Nessun commento:
Posta un commento