martedì, novembre 13, 2007

R_ESISTENZE



Nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” e

Verso il Terzo Incontro dei Popoli Zapatisti con i Popoli del Mondo

"La Comandanta Ramona e le zapatiste"

Le donne del Chiapas hanno visto di colpo, rotto lo specchio di se stesse, che le condannava ad essere mogli o madri sofferenti e mute. L'esempio delle zapatiste ha reso possibile che le indigene cominciassero a pensarsi in modo diverso, capaci di altre cose, di uscire dalle loro case, di aspirare a qualcosa di meglio. Esse, portatrici delle culture ancestrali, guardiane della lingua, degli abiti e delle tradizioni durante secoli di colonizzazione e di spoliazione, hanno scoperto in molti casi quanto sono oppresse. E solo così il mondo ha avuto orecchi, loro hanno potuto pronunciare le loro parole e così recuperare la loro storia e la coscienza di se stesse. Le indigene delle comunità ribelli hanno scoperto se stesse. (Guiomar Rovina: Donne di Mais)

L’Associazione Ya Basta Moltitudia

presenta:

R_Esistenze

Percorsi di donne nel mondo...

R_Esistere… è il doppio binario dentro il quale viaggiano le donne in lotta in ogni luogo del mondo.

Esistere in quanto donne, quindi resistere al patriarcato, oltre che alla guerra, al neoliberismo, al fondamentalismo religioso, alla povertà, alle violenze. Solo combattendo anche questo possiamo immaginare un mondo migliore per tutte e tutti.

Laddove c’è ribellione e conflitto ci sono donne che prendono coscienza e si riconoscono tra loro.

Donne che sanno, anche quando ne parlano poco, che a loro spetta un’altra grande battaglia, perché un mondo che le rispetti veramente non si costruisce cambiando le leggi e gli uomini ai governi. E neanche con i capri espiatori, costruiti ad arte, sempre poveri e immigrati, preferibilmente clandestini. Campagne xenofobe e razziste costruite sulla pelle delle donne violentate, capitanate dalla destra intollerante ma anche da una sinistra debole a caccia di voti, nel nome di una “sicurezza sociale”, il cui senso di sicuro porta solo repressione e controllo.

La lotta per la dignità delle donne deve girare a 360 gradi, tutto intorno a noi ed attraverso di noi, sta nella cultura dei potenti del mondo, ma anche in quella degli sfruttati. Sta negli uomini e nelle donne.

Laddove si immaginano e sperimentano nuove comunità e forme di autonomia, le donne danno un enorme contributo ed hanno sempre, a fianco delle rivendicazioni di un popolo, una parola di donna che rivendica dignità, anche a partire da ciò che più gli sta vicino: la sua coppia, la sua famiglia, la sua comunità.

In ogni luogo di resistenza e di conflitto che abbiamo conosciuto, le donne impegnate nelle lotte portano intrinseco in loro il valore aggiunto della messa in discussione del ruolo di genere e della relazione tra generi.

In Messico ce lo ha insegnato la lotta delle indigene zapatiste, che convocano a dicembre in Chiapas un incontro tra le donne zapatiste e le donne del mondo, ma non solo: pensiamo alla dignità delle madri delle donne violentate e uccise a Ciudad Juarez, alla “Doctora” di Oaxaca, che con centinaia di donne occupò le radio e televisioni della città, ed ora costretta all’esilio perché minacciata di morte, alle donne della tribù indigena Yaqui nello stato di Sonora che si organizzano tra loro, a quelle di S.Salvador Atenco violentate dalla Polizia Messicana, durante la repressione del maggio 2006.

Pensiamo alle donne palestinesi, kurde, irakene, afgane che nella dimensione della guerra globale vivono sulla loro pelle la massima espressione di violenza maschile; alle indigene Mapuche che difendono fazzoletti di terra contro il mostro Benetton, alle donne Saharawi…. Pensiamo anche a tutte quelle che non nominiamo e/o non conosciamo ma che r_esistono in tanti piccoli angoli di questo mondo.

Pensiamo a tutte loro ma partiamo da noi.

Noi che qui, in basso e a sinistra, lottiamo per cambiare, che resistiamo alla povertà in un mondo ricco e non aspettiamo neanche la fine del mese, noi che occupiamo le case, i centri sociali, che siamo precarie, senza diritti.

Noi che ci mobilitiamo contro la guerra globale per la difesa dei beni comuni e dei territori, contro le frontiere, noi che siamo state a Genova e che ci torniamo il 17 novembre.

Ma anche noi semplici donne, casalinghe, lavoratrici, disoccupate, studentesse, e ancora single, lesbiche o eterosessuali, madri, mogli, compagne di vita o di lotte di altre donne e di altri uomini.

Siamo noi, sempre noi, che in questo mondo cosiddetto “civile”, in quanto donne continuiamo a subire ingiustizie e barbare violenze di matrice maschilista.

Quindi dobbiamo esserci, con le altre, anche in questa battaglia, perché nell’altro mondo possibile che immaginiamo il pensiero e la voce delle sole donne sono una ricchezza necessaria.

Ed è con questo spirito di relazione globale tra donne in lotta che vorremmo vivere le giornate del 24 e del 29 novembre, nei temi delle iniziative che promuoviamo, e anche aderendo alla manifestazione promossa dai comitati delle donne, portando nel cuore e in uno striscione tutte le “R_Esistenze”.

Sabato 24 Novembre 2007

ore 14,00 Piazza Esedra: Corteo

“Contro la violenza sulle donne”

Ore 19,00

In collaborazione con il progetto “Sport Sotto l’Assedio”

al C.S.O.A. La Strada

Roma - Via Passino, 24

Incontro tra e con:

  • la delegazione sportiva di donne palestinesi ospiti a Roma nell’ambito del progetto “Sport Sotto L’Assedio”
  • una rappresentante del Fronte Polisario (Saharawi)
  • Hevi Dilara, rifugiata politica Kurda
  • Una donna del “Centro Donna Lisa” di Roma, tra le organizzatrici della manifestazione
  • Collegamento telefonico dal Messico con “Gloria Munoz Ramirez” giornalista de “La Jornada
  • Presentazione del Terzo Incontro dei Popoli Zapatisti con i Popoli del Mondo: "La Comandanta Ramona e le Zapatiste" e della carovana dell'associazione Ya Basta

Mostra fotografica “Saharawi: un popolo in esilio” di Stefano Montesi

Spazio video – Materiali informativi – Info-Shop Ya Basta

Giovedì 29 Novembre 2007

Via dello Scalo di San Lorenzo, 67

(sede della rivista CARTA)

In collaborazione con la Commissione delle Elette del Comune di Roma

Ore 20,30

Inaugurazione della mostra fotografica:

R_Esistenze

Percorsi di donne nelle immagini di

Simona Granati e Stefano Montesi

Intervengono:

· Adriana Spera (Presidente della Commissione delle Elette)

· Miria Annini (Associazione Ya Basta)

· Corrine Sabatucci (Progetto Sport Sotto l’Assedio)

· Gli Autori

La Mostra rimarrà in esposizione

dal 29 novembre al 9 dicembre

Dalle ore 15,00 alle ore 19,00

Via dello Scalo di San Lorenzo, 67

(sede della rivista CARTA)

YA BASTA! Moltitudia
tel. 320 080 42 99
blog: http://moltitudia-yabasta.blogspot.com


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