Non ci sono parole ma rabbia
ti abbiamo conosciuto un attimo
ma il tempo non ha importanza.. .
tu una di noi ...ti abbiamo conosciuto un attimo
ma il tempo non ha importanza.. .
DEDICATA A SALI...
Lo zapatismo è in crisi?
Gli zapatisti sono passati di moda?
Queste domande circolano da un po´ di tempo, sia in Messico sia in Europa, sia
attraverso campagne mediatiche, che in ambiti più o meno di movimento.
La carovana internazionale che questa estate ha attraversato le
comunità ribelli ha avuto, tra gli altri, l´obiettivo di mostrare la
vitalità della resistenza zapatista. Ha potuto osservare e conoscere
direttamente quanto i 15 anni di autogoverno e la più recente
nascita dei caracoles (nel 2003) abbiano cambiato la qualità della
vita, della salute, dell´educazione, della cultura in uno dei
territori più poveri del pianeta.
Una resistenza alla globalizzazione neoliberista e alla militarizzazione
Gli zapatisti sono passati di moda?
Queste domande circolano da un po´ di tempo, sia in Messico sia in Europa, sia
attraverso campagne mediatiche, che in ambiti più o meno di movimento.
La carovana internazionale che questa estate ha attraversato le
comunità ribelli ha avuto, tra gli altri, l´obiettivo di mostrare la
vitalità della resistenza zapatista. Ha potuto osservare e conoscere
direttamente quanto i 15 anni di autogoverno e la più recente
nascita dei caracoles (nel 2003) abbiano cambiato la qualità della
vita, della salute, dell´educazione, della cultura in uno dei
territori più poveri del pianeta.
Una resistenza alla globalizzazione neoliberista e alla militarizzazione
dei territori che ha posto al centro l´autonomia politica e sociale dal
malgoverno del Messico che, ha rotto con il tradizionale quadro della
sinistra messicana e latinoamericana per costruire un’esperienza straordinaria.
Oggi, al pari di ogni resistenza nostrana, fa i conti con un quadro nazionale e globale di attacco delle forze neoliberiste e di destra ai diritti e ai movimenti (imprese, governo,esercito e bande paramilitari lì, imprese, governo e fascisti da noi) , con una sinistra istituzionale
"claudicante" , capace solo di svendersi per rendersi compatibile con questo sistema e accedere ai meccanismi di potere.
Ma quella della autonomia è una strada difficile e lunga, è quella che allude alla presa di coscienza, alla lotta e al cambiamento ad opera di intere comunità,che si costruisce dal basso, parte da casa propria e riconosce e sostiene i propri simili in ogni angolo del mondo.
Oggi più che mai, di fronte alla crisi verticale della globalizzazione neoliberista, l´incontro e lo scambio con gli zapatisti e con chi in Europa e nel mondo sta "in basso e a sinistra" è importante, per ricostruire una cornice globale alle tante lotte sociali e territoriali, spesso tropo sole. Per questo invitiamo alcuni movimenti di ritorno dalle carovane internazionali in Chiapas ad un primo momento di discussione, l´8 ottobre al CSOA La Strada, e Invitiamo tutti i centri sociali e i movimenti romani a partecipare, per attivare un percorso comune che porti ad una più larga iniziativa cittadina,da preparare intorno all´anniversario della nascita dell´EZLN (17 novembre),in cui discutere dell'autonomia e della relazione globale tra movimenti e del"Festival della rabbia degna", convocato dagli zapatisti con l´ultimo comunicato,che si svolgerà in Messico il prossimo dicembre. È questo un ulteriore invito e un´occasione, rivolti ai movimenti sociali di tutto il mondo, per mantenere un legame tra le molteplici esperienze di resistenza, da mettere a valore comune, che non sia semplicemente di solidarietà,ma di relazione politica, di scambio e sostegno tra chi, nei propri contesti lotta per i diritti e per la difesa di beni comuni, crede nell´autonomia da costruire e sviluppare con la propria comunità, e pensa che "non sentirsi soli" sia condizione necessaria a tutti, per combattere un nemico comune.
Rete romana de:
Oggi, al pari di ogni resistenza nostrana, fa i conti con un quadro nazionale e globale di attacco delle forze neoliberiste e di destra ai diritti e ai movimenti (imprese, governo,esercito e bande paramilitari lì, imprese, governo e fascisti da noi) , con una sinistra istituzionale
"claudicante" , capace solo di svendersi per rendersi compatibile con questo sistema e accedere ai meccanismi di potere.
Ma quella della autonomia è una strada difficile e lunga, è quella che allude alla presa di coscienza, alla lotta e al cambiamento ad opera di intere comunità,che si costruisce dal basso, parte da casa propria e riconosce e sostiene i propri simili in ogni angolo del mondo.
Oggi più che mai, di fronte alla crisi verticale della globalizzazione neoliberista, l´incontro e lo scambio con gli zapatisti e con chi in Europa e nel mondo sta "in basso e a sinistra" è importante, per ricostruire una cornice globale alle tante lotte sociali e territoriali, spesso tropo sole. Per questo invitiamo alcuni movimenti di ritorno dalle carovane internazionali in Chiapas ad un primo momento di discussione, l´8 ottobre al CSOA La Strada, e Invitiamo tutti i centri sociali e i movimenti romani a partecipare, per attivare un percorso comune che porti ad una più larga iniziativa cittadina,da preparare intorno all´anniversario della nascita dell´EZLN (17 novembre),in cui discutere dell'autonomia e della relazione globale tra movimenti e del"Festival della rabbia degna", convocato dagli zapatisti con l´ultimo comunicato,che si svolgerà in Messico il prossimo dicembre. È questo un ulteriore invito e un´occasione, rivolti ai movimenti sociali di tutto il mondo, per mantenere un legame tra le molteplici esperienze di resistenza, da mettere a valore comune, che non sia semplicemente di solidarietà,ma di relazione politica, di scambio e sostegno tra chi, nei propri contesti lotta per i diritti e per la difesa di beni comuni, crede nell´autonomia da costruire e sviluppare con la propria comunità, e pensa che "non sentirsi soli" sia condizione necessaria a tutti, per combattere un nemico comune.
Rete romana de:
L@s zapatistas no estan sol@s
... Se il mondo non ha un posto per noi, allora bisogna fare un altro mondo.
Senza altri strumenti che la rabbia, senza altro materiale che la nostra dignità.
Dobbiamo ancora incontrarci, conoscerci.
Manca quello che manca...
1 commento:
Ragazzi, come faccio a contattarvi? Vorrei far parte di YA BASTA...dove vi trovo?
Francesca
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