mercoledì, luglio 16, 2008

FUORI DAL CENTRO

Dibattiti workshop concerti organizzati dalla Rete dei centri sociali romani

dalle ore 17 workshop su:

1-Autogestione e produzioni culturali
2-Territori metropoli speculazioni e conflitti
3-Centri e conflitti sociali

a seguire ore 19 :

reading "Vite di donne migranti" e concerto dei PONENTINO TRIO

ORE 22 (Puntuali!)

CONCERTO degli ASSALTI FRONTALI!

L'Associazione Ya Basta Moltitudia invita tutte e tutti a partecipare questa giornata. Saranno presenti all'interno dell'evento alcuni spazi dedicati alle forme più significative di relazione solidale e politica con chi lotta e resiste nel mondo, che è la forma di cooperazione dal basso che attraversa da decenni i centri sociali, che sono la nostra casa. Con gli zapatisti abbiamo sempre avuto una affinità politica particolare data dalla ricerca comune di forme nuove di autogestione/autogoverno, di democrazia partecipata, di costruzione di reti, di relazioni comunitarie, di forme autonome di organizzazione, di produzione e di economia. Per questo e molto altro li abbiamo sentiti sorelle e fratelli da subito. Quello dei centri sociali a Roma ha rappresentato l'ossatura del movimento di solidarietà con gli zapatisti che ha raggiunto punte molto alte nel nostro paese e prodotto una forte relazione politica ed una attenzione reciproca. Dopo le ultime elezioni in Messico, dove gli zapatisti non appoggiarono il Prodi locale, pagando pesantemente questa scelta in termini di popolarità e solidarietà nei partiti della sinistra parlamentare, il governo di ultra destra di Felipe Calderon prende il potere e quella che è la straordinaria esperienza di costruzione di autonomia delle comunità indigene zapatiste, (ma anche le altre esperienze di lotte sociali, prime fra tutte S.Salvador Atenco e Oaxaca), torna in uno stato di pericolo e di attacco, come quello che 10 anni fa portò alla terribile strage di Acteal. In quel caso ricordiamo che a Roma, in poche ore ci radunammo in centinaia sotto l’ambasciata e la risposta fu straordinaria. Oggi, a questo stato di emergenza, rispondiamo preventivamente ed unitariamente a livello europeo, oltre che italiano animando e sostenendo la campagna "L@s zapatistas no estan sol@s" che ci porterà ad una carovana in Messico dal 27 luglio al 12 agosto 2008, per dire che gli zapatisti “non sono soli!”, “si tocan uno, tocan a tod@s!”
Oltre allo stand dell'associazione, uno spazio sarà dedicato alla Campagna Europea con materiali informativi e l’appuntamento del terzo ed ultimo incontro di formazione per le persone che stanno partendo in carovana e dove inoltre si continueranno a raccogliere fondi per le Giunte di Buon Governo attraverso la sottoscrizione popolare “Yo voy con l@s zapatistas”, che vedrà la sua conclusione durante la serata con la scelta del fortunato che consegnerà il contributo in Chiapas.
Altro spazio rappresentativo della solidarietà internazionale praticata all’interno dei centri sociali è l’esperienza di “Sport sotto l’Assedio”, che pur nella tragedia che sembra eterna e senza soluzioni, mantiene uno spazio di relazione con il popolo palestinese, una piccola porta aperta in una dimensione circondata da muri e check-point. Nel momento in cui molti dimenticano la Palestina noi siamo lì, continuiamo ad andare… in tante e tanti di molti dei centri sociali che sono qui. Ci saranno mostre e materiali informativi.
Vi aspettiamo
Associazione Ya Basta Moltitudia

"Fuori dal centro"
appunti comuni in preparazione dei work-shop

Quanto segue è frutto di un lavoro collettivo, un lavoro di rete che tenta di affrontare il presente a partire dalle trasformazioni che lo investono. Al seguito della vittoria di Alemanno 29 centri sociali romani hanno ripreso a discutere, oltre che a mobilitarsi (lo sguardo è rivolto alla grande manifestazione del 14 giugno), e lo vogliono fare con chi hanno incontrato in questi anni e, chiaramente, anche con chi fino ad adesso non hanno mai incontrato. Reti di autorganizzazione sociale, precarie e migranti, conflitti territoriali, bacini del lavoro artistico e culturale: 3 work-shop per mettere in questione i percorsi consolidati e per produrne di nuovi, per immaginare un'agenda condivisa di scadenze, per definire o implementare reti di scopo che su alcuni punti programmatici siano in grado di confliggere con la città di Alemanno. Si tratta, dunque, di un primo passo di confronto, aperto e plurale, dove interrogare problemi vecchi e nuovi, ma dove, soprattutto, far emergere le sfide che riguardano il mondo dell'autogestione e in generale di chi pensa che oltre la fine della sinistra ci sia spazio per continuare a sognare, a confliggere, a trasformare le cose. Una prima discussione da riprendere a settembre, prima dell'autunno che si preannuncia caldo, tutt'altro che pacificato.Il carattere anche riflessivo della discussione non ha nulla a che fare con un parlarsi addosso: l'unico modo di riprendere a parlare dei centri sociali significa interrogare i centri a partire dal fuori, sia esso definito da conflitti specifici o reti sociali di nuova natura.Per questo il dossier che segue (in alcuni casi si tratta di un insieme di domande, in altri di piccoli interventi)ha lo scopo di istruire il dibattito tra i centri sociali, ma anche tra chi (comitati, reti, collettivi, artisti) sarà invitato a partecipare e a contribuire alla discussione.


Giovedì 17.07.08 fuori al parco del Forte Prenestino dall 17 alle 24

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