giovedì, gennaio 10, 2008

VEN.11 GENN. ROSA NAIR AMUEDO al CORTO CIRCUITO

VENERDI 11 GENNAIO
al CSOA CORTO CIRCUITO
CENA e Incontro con
ROSA NAIR AMUEDO
di passaggio a Roma, Rosa Nair Amuedo, una delle Madres de Plaza de Majo, sarà ospite a cena al CSOA Corto Circuito e disponibile ad un incontro pubblico con chi ha voglia di incontrarla ed ascoltare le sue parole.
Quella delle Madres argentine è una delle molte esperienze al femminile che nel mondo rappresentano l'autonomia e la forza delle donne che si autorganizzano e diventano punto di riferimento politico, nei propri paesi e in tutto il mondo.
in questa occasione saranno presenti inoltre:
Sandra De Prada
una compagna de "La casa de Rosa", una esperienza autonoma di donne a Quito, in Ecuador,
Simona Granati
dell'Associazione Ya Basta Moltitudia, di ritorno dal Chiapas, dove si è svolto il "III Incontro tra le donne zapatiste e le donne del mondo".

VIDEO-INFOSHOP YA BASTA

e' una occasione di incontro e confronto molto interessante, quindi invitiamo tutte e tutti a partecipare.

Di seguito una scheda informativa sulla presenza di Rosa Nair Amuedo nelle Marche, dove ha partecipato ad un incontro e ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Jesi.
yabastamarche: Conferita la cittadinanza onoraria a Rosa Nair Amuedo
Rosa Nair Amuedo è cittadina onoraria di Jesi. Il riconoscimento le è stato consegnato alla Giornata della Pace che si è tenuta ieri pomeriggio al teatro studio Valeria Moriconi.

di Marco Catalanimailto:marco@viverejesi.it
La Amuedo ha raccontato alla platea la travagliata storia della sua esistenza, quella della madre di uno dei desaparecidos argentini: era il 28 agosto del ’76 quando la polizia fece irruzione nel suo appartamento uccidendo sul posto il marito della figlia Patricia , Juan Ramon, per le sue tendenze marxiste e sequestrando Patricia, di appena 19 anni ( Patricia non faceva parte di organizzazioni politiche) .
La giovane fu portata nel centro clandestino Martinez, dove grazie ad un operatore che si era impietosito per lei, riuscì a comunicare all’esterno indicando il nome anche di altri sequestrati. Di lei non si è più saputo nulla. La Amuedo non si è mai rassegnata e da allora lavora per riportare la verità sui quei sequestri, prima con l’associazione dei familiari dei desaparecidos poi con un gruppo che raduna le altre madri sotto il nome di Madres de Plaza de Mayo. “Con profondo rispetto e commozione – ha detto la Amuedo - noi madri riceviamo questo riconoscimento benché vecchie e con acciacchi portiamo avanti questa lotta affinché non succeda più, non solo in Argentina, ciò che è successo ai nostri figli. La nostra vita quotidiana è diventata una lotta per la giustizia e la pace”.
Insieme a lei, nella tavola rotonda anche Heidi Giuliani, madre di Carlo il ragazzo morto negli scontri del G8 di Genova, oggi senatrice, e Roberta Montenovo dell’associazione “Donne e Giustizia” per una tavola rotonda dal tema “Non c’è pace senza Giustizia”. Ormai una tradizione per Jesi quella di dare la cittadinanza onoraria a coloro che hanno operato per divulgare la cultura della pace nel mondo. Dal 2003 ad oggi sono stati premiati personaggi come Gino Strada, padre Alex Zanotelli, alla memoria di Rabin e Arafat, ai ragazzi di Locri e ai due jesini, che si sono prestati come volontari per l’apertura della latteria in Tanzania del progetto Cefa

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