- CRONACA DEL PRIMO INCONTRO TRA I POPOLI ZAPATISTI E I POPOLI DEL MONDO
- SECONDO INCONTRO DEI POPOLI DEL MONDO CON I POPOLI ZAPATISTI
- NOTIZIE PRATICHE PER LA CAROVANA
1. CRONACA DEL PRIMO INCONTRO TRA I POPOLI ZAPATISTI E I POPOLI DEL MONDO
Sabato 30 dicembre 2006- Alle 13.49 “ora di lotta” del 30 dicembre 2006 si è inaugurato ad Oventik-Chiapas il primo incontro tra i Popoli Zapatisti ed i Popoli del Mondo. Queste quattro giornate si sono aperte con un momento di confronto tra le giunte del Buon Governo e le delegazioni provenienti da oltre 40 differenti paesi del mondo.Un atto simbolico ha voluto segnare l’inizio di questo incontro, sul palco dei relatori, oltre ai rappresentanti dei 5 Caracol anche i compagni del Congresso Indigeno, di Salvador Atenco e diversi esponenti aderenti all’Altra Campagna che in questi mesi hanno promosso diversi momenti di organizzazione dal basso.Questa prima giornata ha messo in luce la grande capacità di produrre concretamente un altro modo di essere, di presentarsi, di organizzarsi che viene sperimentato nelle 5 regioni in cui gli zapatisti esercitano l’autogoverno.Ad aprire la discussione le relazioni dei 5 Caracol sui temi legati all’autogoverno, a cui è seguito un dibattito ed una presentazione collettiva delle realtà presenti all’incontro.
Domenica 31 dicembre – Lunedì 1 gennaio 2007 - Due giornate intense, quelle che si sono susseguite, all’apertura dell’incontro tra i Popoli Zapatisti e i Popoli del Mondo.Dopo la giornata del 30 , che si è aperta con le relazioni dei 5 Caracol, il 31 e 1 gennaio sono stati due giorni interamente dedicati alla discussone.Nella mattinata del 31 dicembre si sono tenuti due tavoli di lavoro. Il primo dedicato al tema della salute e l’altro dedicato al tema dell’educazione. Mentre nel pomeriggio si è svolta una grandissima discussione, alla quale hanno partecipato centinaia e centinaia di donne, dedicata alla problematica dell’emancipazione, della liberazione e dell’avanzamento delle donne all’interno della lotta zapatista.La giornata del 1 gennaio ha ripercorso il tema dell’autonomia: la possibilità di costruire “ rete di produzione autonoma” attraverso l’arte, la cultura e la comunicazione. Un altro punto nodale è stato toccato con il terzo tavolo di discussione che ha affrontato il tema della terra e dei beni comuni.Due giornate densissime, dove i temi che erano stati enunciati nel primo incontro, “ autonomia e autogoverno”, sono stati trattati partendo dal presupposto che non fossero un libro scritto da nessuno, ma bensì un percorso materiale costruito giorno dopo giorno da parte delle comunità zapatiste.
Tavolo di lavoro dedicato al tema dell’Educazione -In questa sessione di lavoro i rappresentanti delle giunte del Buon Governno dei municipi autonomi dei cinque Caracol hanno voluto sottolineare gli aspetti essenziali dell’educazione che viene praticata all’interno dell’esperienza zapatista.Da parte delle comunità zapatiste c’è stato inizialmente un vero e proprio rifiuto di un’ educazione basata su valori che non erano quelli delle comunità, dal punto di vista della storia, della lingua e dei contenuti culturali che non facevano che riprodurre dei modelli legati all’accettazione del ruolo secondario che nella storia messicana dovrebbero avere le popolazioni indigene. Puntando invece ad un’ educazione intesa come formazione continua, attraverso una scuola basata su una concezione della cultura della lotta, della resistenza e della dignità.
Tavolo di lavoro dedicato al tema della Salute -Le relazioni delle giunte del Buon Governo sono state incentrate sulla complessità del sistema di salute autonomo.La salute intesa innanzitutto come autogestione del sistema sanitario: dalle cliniche, ai consultori, al ruolo dei promotori di salute e al grande lavoro svolto dalle donne nel recupero delle tradizioni mediche popolari.
Tavolo di lavoro dedicato alle donne – Moltissime sono state le donne che hanno raccontato la loro esperienza, segnalando l’importanza della “Legge delle Donne” e il ruolo di alcuni comandanti, come la comandante Ramona, che hanno rotto con le consuetudini dimostrando che è possibile che una donna abbia gli stessi ruoli e le stesse possibilità degli uomini. Una discussione che ha voluto affrontare la problematica dell’emancipazione, della liberazione e dell’avanzamento delle donne all’interno della lotta zapatista.
Tavolo dedicato ai temi di produzione, comunicazione e arte - Un sistema di produzione autonomo significa, secondo gli zapatisti, anche capacità di valorizzare la propria produzione complessiva, dall’artigianato all’agricoltura, affinché possa circolare in forma indipendente e autonoma.Esiste la possibilità inoltre di creare un’economia alternativa, contro gli sfruttatori che lucrano sulle produzioni locali, e far circolare produzioni esterne a prezzi accessibili.Si è discusso anche dell’apporto delle delegazioni internazionali, come avviene per la vendita del caffè zapatista che nella realtà italiana circola grazie all’Associazione Ya Basta.Questo genere di gestione economica costituisce per le comunità indigene la possibilità di essere indipendenti.
Tavolo di lavoro dedicato al tema della Terra - Un argomento interessante per ripercorrere il percorso di riappropriazione avvenuto dopo il Levantamiento del 1994: occupazione e redistribuzione delle terre tra la collettività.Altri aspetti di discussione: cosa e come coltivare all’interno delle terre comunitarie. Innanzitutto un deciso no all’uso di additivi chimici e sementi ogm, cosa non semplice da fare per via delle contaminazioni che provengono da altri appezzamenti. Occorre così anche limitare gli agenti chimici del circondario.Alcuni produttori di agro-ecologia si sono auto formati all’interno delle varie comunità, per costruire insieme un nuovo modo di coltivare, che tenga conto anche del rapporto tra l’uomo e la terra.Si sa inoltre che il progetto del governo messicano è di mandare via gli zapatisti per sfruttare le loro terre, ma questo, hanno dichiarato durante gli incontri, non accadrà mai. Si è parlato anche di aspetti specifici come la proibizione della caccia degli animali in via di estinzione e di raccolta differenziata.
La cerimonia del 31 gennaio 2006 si è aperta con il discorso del Subcomandante Marcos dedicato all’esperienza delle comunità zapatiste in questi 13 anni e al percorso che si è aperto con l’Otra Campaña, che proseguirà in questi mesi con una nuova fase che vedrà l’uscita di molti comandanti dalla selva per andare a vivere direttamente nelle comunità messicane.Una nuova fase politica che vuole portare alla costruzione del programma nazionale di lotta e alla costruzione di una realtà autonoma dei movimenti sociali e delle conflittualità in Messico.
Martedì 2 gennaio 2007 - Si è chiuso ad Oventik il primo “incontro internazionale tra i popoli zapatisti e i popoli del mondo”. Questa giornata è stata caratterizzata dalla discussione sopra la preparazione del secondo “incontro intergalactico” lanciato dall’EZLN contemporaneamente alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Il tenente colonnello Moises ha presentato quelle che sono le proposte finora giunte alla pagina elettronica www.zeztainternazional.org sottolineando la differenza tra l’incontro di questi giorni, la cui prima tappa si conclude oggi e la seconda vedrà la luce a luglio 2007, e l’incontro intergalactico. Un incontro quest’ultimo, che come dichiarato dall’EZLN vuole essere un progetto collettivo condiviso anche dalle molte situazioni internazionali che hanno aderito alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Si è anche sottolineato come l’incontro intergalactico non vuole essere solo un momento di conoscimento reciproco o di denuncia di quello che è la realtà esistente ma anche un scambio concreto di quelle che sono le resistenze e le lotte a livello mondiale, per dargli modo di avere un’incisività maggiore e un punto di vista unitario. La giornata è durata circa quattro ore, con diversi interventi da più parti. Circa quaranta paesi hanno partecipato a queste giornate di dicembre/gennaio e alla conclusione si è anche voluto sottolinerare come l’intergalactico è anche un percorso, un percorso di condivisione di lotta, di momenti di mobilitazione come è stato il 22 dicembre relativo alle vicende di Oaxaca, come possono essere le proposte di azione comune sul tema dei migranti, sulla questione della bio-pirateria o la lotta alle multinazionali. Per cui ci siamo lasciati continuando a considerare la proposta dell’EZLN dell’intergalactico come uno spazio aperto che va riempito del protagonismo di molti a livello internazionale.
A seguire c’è stato il momento di chiusura dell’incontro dei popoli zapatisti coi popoli del mondo con il ringraziamento delle Giunte del Buon Governo e delle autorità dei Municipi Autonomi Rebeldi Zapatisti per la partecipazione che c’è stata in questi giorni e il lancio del secondo appuntamento che sarà quello di quest’estate in cui in 10 giorni a ricevere i popoli del mondo e spiegare loro l’autogoverno in Chiapas non saranno le GBG ma le comunità, i promotori, i comitati, cioè le realtà su cui concretamente si basa l’autogoverno. L’incontro avrà inizio il 20 di luglio dal Caracol di Oventik, si passerà poi nel Caracol di Morelia, quindi in quello di Roberto Barrios e La Garrucha per concludere nel Caracol de La Realidad il 30 luglio. Un appuntamento che come Ya Basta! giriamo perché crediamo sia un momento ulteriore per approfondire quello che è l’autogoverno zapatista, quello che è anche il senso stesso di una autonomia costruita in basso, in un’esperienza che come ci hanno raccontato i compagni zapatisti in questi giorni, non è scritta in nessun libro ma che al contrario è fatta da tanti e tante che prendono in mano il proprio destino e iniziano a costruire la loro vita dandosi strutture autogestite per l’educazione, la salute, la produzione, la giustizia, la comunicazione. Nuovo appuntamento, questo lanciato oggi al termine del primo incontro dei popoli zapatisti coi popoli del mondo, che procederà al fianco di quell’idea di uno spazio comune a livello internazionale dei movimenti fuori dai partiti politici che è racchiuso nell’idea stessa dell’intergalactico.
Si è chiuso così questo spazio di quattro giorni che si è svolto nel Caracol di Oventik che ha avuto una grande valenza, quella di mettere dinanzi a noi un’esperienza concreta, questa dell’autogoverno zapatista, con tutti i suoi chiari e scuri, con tutte le sue positività ma anche difficoltà, per confrontarla con quelle che sono le lotte nel resto del mondo.
La nostra presenza attiva nel Chiapas proseguirà in questi giorni. Alcuni di noi andranno nelle comunità de Los Altos a raccogliere materialmente il caffè, lo stesso che poi impacchetteremo e distribuiremo in Italia. Altri raggiungeranno la selva, a La Realidad dove concluderanno la manutenzione straordinaria della turbina de La Realidad e porteranno avanti il progetto di potabilizzazione dell’acqua nelle comunità della selva, il progetto “Agua para todos”.
Parte della nostra presenza in Chiapas sarà anche dedicata a capire cosa sta succedendo in questa regione. Non bisogna dimenticare che al di la del piano nazionale in cui agisce la “otra” campagna zapatista c’è anche un piano locale. Le recenti elezioni amministrative hanno portato al potere in Chiapas il PRD, i cui esponenti sono collegati ad un passato fatto di repressione (basti pensare che il nuovo responsabile dell’agricoltura è il figlio di Albarez che è stato uno dei governatori che più ha coperto la presenza di bande paramilitari nel Chiapas). Un Chiapas, questo attuale, in cui si parla di riforma agraria ossia di un attacco nei confronti delle tante terre recuperate nel 1994 dall’EZLN nelle quali insistono molte comunità base di appoggio zapatiste. Un Chiapas nel quale il governo federale sta cercando di sgombrare i Montes Azules, una parte della Selva Lacandona fondamentale per le risorse e la bio diversità ivi esistenti. Temi di sicuro conflitto nei mesi a seguire.
La nostra presenza attiva ci permetterà di continuare ad avere una visione più ampia dei conflitti in Messico, che abbiamo costruito in questi mesi andando a Salvador Atenco, andando a Oaxaca. In questi giorni abbiamo avuto modo di parlare con i compagni di San Salvador Atenco e con i compagni di Oaxaca. Parlando di Atenco non si può non menzionare il fatto, come anche gli zapatisti hanno fatto nell’atto di chiusura dell’incontro di Oventik, che sono più di 30 le persone rinchiuse in carcere. Salvador Atenco, dove continua la resistenza del Frente Populare en Defensa de la Tierra sia chiedendo la liberazione dei compagni arrestati, sia anticipando quei progetti che vogliono trasformare quelle terre in zone ad alto sfruttamento da un punto di vista ambientale (si parla nuovamente di costruire l’aereoporto internazionale che qualche anno fa il Frente era riuscito a bloccare con grandi lotte e contestazioni). Ci hanno raccontato i compagni di Atenco come sia centrale la campagna per la liberazione dei loro prigionieri anche di fronte al fatto evidente delle forzature giuridiche che il governo messicano ha compiuto per tenere in carcere i compagni. Così come i compagni di Oaxaca sottolineavano che nelle prossime settimane sentiremo riparlare di Oaxaca perché la protesta che ha avuto in queste ultime settimane un attacco durissimo e repressivo è deciso a continuare la sua lotta per cacciare il governatore dello stato Ulises Ruiz.
Per cui un Messico che sempre più diventa lo specchio di un Messico dal basso che porta avanti le proprie lotte e rivendicazioni e che è anche un laboratorio molto interessante di come queste si saldano a livello nazionale all’interno della “otra” campagna e come a livello locale in Chiapas la proposta di autonomia indigena sia un dato di fatto per certi aspetti irreversibile.
CAROVANA,CHIAPAS, LUGLIO 2007
2. SECONDO INCONTRO DEI POPOLI DEL MONDO CON I POPOLI ZAPATISTI
"NOI POPOLI INDIGENI RIBELLI ZAPATISTI, SIAMO DISPOSTI A CONTINUARE LA NOSTRA LOTTA, LA NOSTRA RESISTENZA E LA NOSTRA RIBELLIONE CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE NEOLIBERISTA DEL MONDO, MA QUELLO CHE PIU'CI ANIMA E CI SOSTIENE E' QUESTO INCONTRO CON VOI, PERCHE' L'UNIONE E LA GLOBALIZZAZIONE DELLA RIBELLIONE CON I POPOLI DEL MONDO E' L'UNICA SPERANZA CHE ABBIAMO, QUESTO E' IL CAMMINO CHE VOGLIAMO FARE CAMMINANDO INSIEME, LA SPERANZA DI UN MONDO MIGLIORE E' IN OGNUNO DI NOI, IN OGNI ORGANIZZAZIONE, IN OGNI POPOLO, IN OGNI NAZIONE."
30 DICEMBRE 2006 OVENTIC-Primo incontro dei popoli
L'associazone Ya Basta! Moltitudia Onlus parteciperà al secondo encuentro de los pueblos del mundo con los pueblos zapatistas, che si terrà a luglio 2007 in chiapas.
L'encuentro sarà itinerante e prevedrà momenti di scambio e conoscenza con i 5 caracoles presenti in chiapas.
Da Oventic fino a La Realidad passando per Morelia, Roberto Barrios e La Garrucha. L'incontro Internazionale proposto dalle Giunte del Buongoverno rappresenta l'occasione:
* per conoscere l'esperienza dell'autogoverno delle comunità indigene
* per confrontare le esperienze di ribellione nel mondo
* per costruire reti e ponti oltre gli oceani
Il programma dell'encuentro è questo:
21 LUGLIO ARRIVO NEL CARACOL DI OVENTIK.INAUGURAZIONE.
22 LUGLIO LAVORI
23 LUGLIO SPOSTAMENTO NEL CARACOL DI MORELIA.
24 LUGLIO LAVORI
25 LUGLIO SPOSTAMENTO NEL CARACOL DI ROBERTO BARRIOS.
26 LUGLIO LAVORI
27 LUGLIO SPOSTAMENTO NEL CARACOL DE LA GARRUCHA.
28 LUGLIO LAVORI
29 LUGLIO SPOSTAMENTO NEL CARACOL DE LA REALIDAD.
30 LUGLIO LAVORI E CHIUSURA DELL'INCONTRO.
31 LUGLIO RIENTRO A SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS
"IN OGNI CARACOL PARTECIPERANNO AUTORITA' DELLE GIUNTE DEL BUON GOVERNO,COMPAGNE E COMPAGNI COMANDANTI CHE RACCONTERANNO LE ESPERIENZE DI LOTTA NEI LORO GOVERNI AUTONOMI, MA SOPRATTUTTO SI DISCUTERANNO LE PROPOSTE PER IL PROSSIMO INCONTRO INTERGALATTICO, INCLUDENDO LUOGHI E DATE." [COMANDANTE TACHO]
3. NOTIZIE PRATICHE PER LA CAROVANA
Gli spostamenti tra un caracol e l'altro non saranno molto facili data la grande partecipazione prevista da tutto il mondo..quindi sarà utile poter contare su pullman o simili organizzati precedentemente.
La quota partecipativa per i 10 giorni di carovana è di 250 euro così suddivisi:
100 euro affitto del pullman con autista (10 euro al giorno cad.)
100 euro cassa per spese comuni (scorte acqua e in parte cibo)
50 euro assicurazione medica (l'assistenza pubblica in messico non esiste)
*per dormire ci si potrà organizzare con amache,sacco a pelo e/o tende
*per lavarsi è importantissimo portare saponi biodegradabili
*per mangiare oltre alla spesa fatta con la cassa comune ci saranno sicuramente molti "comedor" zapatisti pronti a rifocillarci per pochi pesos
*per il clima: ci sposteremo in luoghi diversi del chiapas, con diverse temperature..quindi è necessario avere con se' indumenti pesanti, leggeri e contro la pioggia
*per gli insetti l'autan (meglio se extreme) non è mai abbastanza ..
Le iscrizioni alla carovana si chiudono il 30 maggio 2007
Saranno organizzati incontri di formazione per i partecipanti.
L'APPUNTAMENTO PER TUTTI I PARTECIPANTI DA ROMA E' IL 18 LUGLIO NELLO ZOCALO (PIAZZA PRINCIPALE) DI SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS
ALLE ORE 13 E ALLE ORE 20
Dopo l'encuentro chi vorrà potrà raggiungere per qualche giorno alcune comunità zapatiste per conoscere al meglio la vita nei villaggi, per seguire lo svolgimento dei progetti già avviati, per contribuire in qualsiasi modo al lavoro e alle necessità della comunità. Chi è interessato a questo tipo di esperienza può dare la sua disponibilità all'associazione.
"Aunque nosotros no podamos cambiar el mundo, lucharemos para que el Mundo no nos cambie a nosotros...Y en las trincheras donde se esconde la razón se conviertan las palabras..."
30 dicembre 2006 Oventic,primo incontro dei popoli
Per adesioni e informazioni:
moltitudia_yabasta@yahoo.com
Blog di MOLTITUDIA: www.moltitudia-yabasta.blogspot.com
tel. 388 922 9286
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