sabato, luglio 01, 2006

Palestina: Assemblea pubblica mercoledì 5 luglio

Gaza è a Roma

Da un mese in Italia per giocare un torneo di calcio di sport e pace, sette ragazzi palestinesi non possono tornare alle loro case. Gaza occupata e sotto l’assedio, striscia di terra umiliata, cumulo di macerie, privata di ogni risorsa, senza possibilità di decidere del proprio futuro. Terra palestinese, circondata da muro alto quanto serve, per impedire il passaggio delle persone e di ogni bene di prima necessità; un muro alto sì, ma non abbastanza per imprigionare i sogni e la voglia di libertà e giustizia di un intero popolo. Le operazioni militari israeliane in corso in tutti i Territori Occupati in queste ore, la chiusura di ogni frontiera ed il silenzio complice dei governi occidentali, bene illustrano lo scenario di una guerra che semina disperazione e divide le persone. Rafah è chiusa e per questo i sette ragazzi non possono tornare.
“Siamo abituati a vivere in una piccola prigione, ora siamo costretti in una prigione un po’ più grande”, dice Mohammed della squadra di calcio. L’occupazione israeliana uccide, distrugge, nega i diritti del popolo palestinese, ovunque esso sia. Il muro dell’apartheid è ora anche a Roma. Ancora una volta rifugiati, i sette ragazzi di Gaza devono poter tornare alla loro terra, alle loro case, ai loro cari, sotto il fuoco dalla pesante rappresaglia israeliana.
La chiusura della frontiera con l’Egitto, rappresenta l’ennesima violazione degli accordi internazionali: il valico di Rafah è gestito dalle forze multinazionali, compresi i Carabinieri, ad evidenziare il debole segnale di pace e di garanzia che proviene dal nostro Governo, responsabile a questo punto delle migliaia di persone costrette in un accampamento in mezzo al deserto, in attesa che si concluda l’inesorabile rappresaglia di Israele.
Per questo la squadra di calcio Free Palestine non può ripartire, finché non saranno riaperte le frontiere e finché non saranno garantite le condizioni di sicurezza per il loro rientro.
Le associazioni che finora hanno organizzato e garantito lo svolgimento della carovana di sport e pace “Altri Mondiali” chiedono, in particolare al Ministero degli Esteri così come a tutte le Istituzioni nazionali e cittadine, alla società civile di dare un concreto segnale di aiuto e di assunzione di responsabilità politica, sostenendo la permanenza in Italia dei giovani palestinesi di Gaza e soprattutto chiedono che si levi una voce forte e chiara da parte del Governo Italiano nei confronti della situazione di guerra ed apartheid totale che la popolazione dei Territori Occupati vive ormai da anni ed oggi tragicamente precipitata.

Invitiamo le associazioni interessate e la società civile tutta a partecipare a una assemblea pubblica che si pone l’obiettivo di rimettere al centro della discussione politica la questione palestinese, che determinata costruisca un appuntamento significativo da qui a brevissimo tempo, che sappia mobilitarsi nel tentativo di risolvere la situazione dei sette giovani.
Mercoledì 5 luglio ore 18 assemblea pubblica al
C.S.O.A CORTO CIRCUITO Via Serafini 57 tel 06/7217682

Ass.Ya Basta_moltitudia

http://www.moltitudia-yabasta.blogspot.com
http://www.corto.circuito.info/
per info e adesioni:
Davide 348.0523990
Fabio 388.1823178

Nessun commento: