sabato, marzo 29, 2008

CAPISE A ROMA


Rompiamo il silenzio!
L@s ZAPATISTAS NO ESTAN SOL@S!!

Il Centro di Analisi Politica Ricerca Sociale ed Economica A.C. ( CAPISE) sarà in Italia
il 3/4/5/6 aprile 2008.

Il Capise è una ONG messicana che si occupa principalmente dei diritti collettivi dei popoli
indigeni chiapanechi. Da anni lavora fornendo un’analisi storico-politica-giuridica sulla presenza
dei gruppi militari nelle comunità indigene.
Nel novembre 2007 in seguito all’aggravarsi della situazione in Chiapas avevano dichiarato:
"Esiste un'altra guerra, la guerra mediatica. La strategia: il silenzio.
Con rispetto ci rivolgiamo a voi per invitarvi a rompere il silenzio;
nel sudest messicano c'è repressione, prigione, impunità e silenzio mediatico
contro i popoli indigeni zapatisti.
Vi invitiamo solo a questo: a rompere il silenzio".

Il Direttore del Capise Ernesto Ledezma, nell'ambito di un giro internazionale di incontri pubblici che vogliono rompere la cortina di silenzio e informare dettagliatamente sull’attuale situazione in cui vivono le comunità indigene zapatiste in Chiapas, dopo gli Stati Uniti, sarà in Europa e in Italia il programma è questo:
Il 3 Aprile a Roma:
ore 16,00
conferenza nell'aula 6 della facoltà di Lettere dell'Università La Sapienza,
ore 21,00
incontro con i movimenti e le realtà sociali romane c/o la sede della rivista CARTA, Via dello Scalo di San Lorenzo 67.

il 4 aprile a Firenze alle ore 15,00 Università: facoltà di Agraria, alle ore 21,00 al cs Intifada di Empoli

il 5 aprile a Milano, ore 17,00 alla Casa della Cultura (Via Borgogna, 3)

il 6 aprile a Vicenza, alle ore18,00 al presidio permanente NO DAL MOLIN

CAMPAGNA"¡L@S ZAPATISTAS NO ESTAN SOL@S!"
* Per sostenere l’autonomia zapatista, i movimenti sociali “in basso a
sinistra” in Messico e nel mondo.* Per fermare le aggressioni e la guerra del governo messicano contro lecomunità indigene del Chiapas.* Per diffondere le denuncie di violenze perpetrate contro le comunitàzapatiste.* Per convergere nell’estate 2008 in molt@ da tutta Italia e da tuttaEuropa in Chiapas in solidarietà con gli zapatisti.Dopo anni di apparente tranquillità non passa giorno senza che le Giuntedel Buongoverno Zapatiste, denuncino episodi di provocazione e di attaccocontro le comunità indigene del Chiapas.Come confermano le organizzazioni dei Diritti Umani e come ha confermatoil lavoro della Sesta Commissione Civile di Osservazione dei DirittiUmani, dietro a questo stillicidio di episodi appare una strategiacomplessiva di attacco alle comunità indigene in resistenza.Al centro di questa offensiva, fatta di attacco al diritto di vivere nelleterre recuperate al latifondo, fatta di sequestri, arresti e violenzearbitrarie c‘è la volontà di attaccare quello che l’EZLN ha costruito apartire dal 1994: la resistenza divenuta pratica di autonomia eautogoverno.Non più la guerra visibile fatta di carri armati e corpi militari oparamilitari, ma una lunga e lacerante creazione di microconflittispacciati come scontri tra indigeni.Una strategia che, nell’epoca dell’assordante rumore delle operazionimilitari e delle stragi quotidiane della guerra globale, si vuol farpassare sotto silenzio.È una guerra che vuole far tacere il laboratorio politico rappresentatodall'esperienza zapatista, così come in molte altre parti del mondo sivorrebbero spegnere altri movimenti e laboratori sociali basatisull'autonomia.L’autonomia zapatista parla il linguaggio delle comunità in lotta in tuttoil mondo per salvaguardare i beni comuni e le risorse, per dare un sensoreale alla parola democrazia, per conquistare diritti di cittadinanza perogni essere umano.Gli uomini e le donne dell’EZLN si misurano giorno dopo giorno nella sfidaal pensiero unico del neoliberismo per costruire un presente dicambiamento e di speranza per l’umanità.Sono una comunità in cammino insieme a molte altre in Messico con la OtraCampaña, in America Latina, in altri continenti.Sono parte di un’umanità che lotta, sogna e si organizza “in basso asinistra” come succede a casa nostra: dal Presidio “No dal Molin” controla guerra ai Comitati della Val di Susa, dalle mobilitazioni delle donneai conflitti per la difesa del territorio, dalle mobilitazioni deimigranti per pieni diritti alle lotte sociali.Ci rivolgiamo a tutti coloro che si sentono vicini alla causa zapatistacosì come anche a tutte quelle esperienze basate sul concetto di comunitàin lotta e di autonomia, a sottoscrivere questa campagna.Ci rivolgiamo a media indipendenti, singoli, collettivi, artisti,musicisti, spazi sociali, a stare vicino e appoggiare questa lotta che nonè poi così lontana dalla realtà italiana.Per costruire insieme la Campagna ¡LOS ZAPATISTAS NO ESTAN SOLOS! emobiltarci in tant@ per:- Chiedere la fine delle aggressioni contro le comunità indigene e dellarepressione generalizzata, basata su operativi militari, incarcerazioni eviolazione dei diritti umani, attuate dal governo messicano nei confrontidei movimenti sociali, come sta succedendo con la lotta di Oaxaca eAtenco.- Far circolare le voci e le denunce che giungono dal Sud-Est Messicano. -- Costruire nell’estate 2008 una grande e variegata presenza in Chiapas disolidarietà e appoggio all'autonomia zapatista e dire insieme a molt@ datutta Europa che:
¡L@S ZAPATISTAS NO ESTAN SOL@S!
Associazione Ya Basta http://www.yabasta.it/
Comitato Chiapas "Maribel" Bergamo
Comitato Chiapas Torino http://www.ipsnet.it/chiapas
Consolato Ribelle del Messico di Brescia http://isole.ecn.org/brescia/consolato
Comitato Chiapas Brescia
Coordinamento Toscano di Sostegno alla Lotta Zapatista http://dignidad-rebelde.blogspot.com/
Fondazione Neno Zanchetta http://www.fondazionenenozanchetta.org/
CARTA
Rete di Sostegno al Chiapas RebeldeProgetto Dignidad Rebelde
Associazione Tatawelo (http://www.tatawelo.it/ )
Ex-Lavanderia (info@exlavanderia.it)

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