venerdì, settembre 18, 2009

Corazon del Tiempo



L'Associazione Ya Basta! Moltitudia


in collaborazione con il X Municipio di Roma-Cinecittà

presenta:
Giovedi 1 ottobre 2009
ore 18,00 Cinecittà Campus
Roma - Via Quinto Publicio n°90 - Metro A Subaugusta

Il primo film interpretato, prodotto dagli zapatisti!

Corazon del tiempo

il film che ti porta nel Cuore della Resistenza Zapatista


(vai al sito del fim per vedere il trailer ed altro)

Anteprima a Roma con Hermann Bellinghausen
(sceneggiatore, corrispondente de "La Jornada")
intervengono:
Sandro Medici (Presidente del X Municipio di Roma - Cinecittà)
Pierluigi Sullo (Direttore della rivista CARTA)

il film:

Corazon del Tiempo è la storia di un amore che ci porta attraverso le passioni, i sentimenti, le scelte delle donne e degli uomini che dal 1 gennaio 1994 conosciamo come "le zapatiste e gli zapatisti".

In Italia il film arriva accompagnato da Hermann Bellinghausen, giornalista de La Jornada, che ne ha scritto la sceneggiatura.

Proiezioni a cura dell'Associazione Ya Basta dal 25 settembre a Venezia e Vicenza, poi a Milano, Toscana, Roma, Napoli.

Equipe

Regia Alberto Cortes

Sceneggiatore Hermann Bellinghausen

Direttore della fotografia Marc Bellver

Direttrice Artistica Ana Solares

Addetto al suono Emilio Sebastian Cortes Guerra

Trama

In un villaggio del Chiapas, nel più profondo della Selva Lacandona, Sonia mette tutti di fronte alle intime rivoluzioni del suo cuore nel tempo della lotta e della resistenza.

“Promessa” nella maniera tradizionale per sposarsi con Miguel, valoroso dirigente giovanile della comunità, che conosce dall'infanzia, Sonia si innamora, ricambiata del tenente insurgente Julio.

Intorno a Sonia si muove in un mondo quasi magico la sorella minore Alicia, insieme alla nonna Zoraida, che con l'esperienza della vita vissuta, riporta sulla terra gli occhi avidi e sognatori della nipote.

La decisione di Sonia mette alla prova le volontà e le convinzioni.

Come in un onda espansiva la commozione si allarga alla famiglia, alla comunità ed anche alla stessa organizzazione armata che si nasconde nelle montagne.

Intanto il mondo si muove. L'Esercito del Governo occupa le terre ribelli e cerca di stringere l'assedio. Sotto il rumore degli elicotteri di guerra, le donne indigene fermano i soldati facendo muro con i loro corpi.

L'elettricità che il Governo non ha mai voluto dare sta per arrivare alla comunità: Miguel riceve l'incarico di far passare la turbina attraverso l'assedio militare.

Fedeli al fatto di essere se stessi e di cambiare costantemente, i moderni Maya della Selva Lacandona hanno intrapreso una trasformazione profonda per il Messico e forse per il mondo.

Con questa intensità trascorrono i giorni del tempo indigeno.

Mezzo secolo prima l'amore aveva permesso a Zoraida di lasciare la schiavitù dei suoi antenati nel latifondo per andarsene a “fondare” la selva insieme al suo uomo ora alla fine del secolo, l'amopre fa sì che Sonia sfidi la tradizione ed anche le nuove “abitudini” rivoluzionarie.

Mateo è il tormentato padre di Sonia, Alice ed anche dell'ironico Valente.

Susanna, la madre vive le contrarietà che la mettono di fronte alle insoddisfazioni del suo passato.

Mateo, Susanna così come gli altrio padri e madri della comunità appartengono alla generazione che ha rotto i ponti e ha detto "Ya Basta" il Primo Gennaio del 1994. Loro sono quelli che videro e vissero la necessità di ribellarsi contro il “mal governo” .

Anche la natura partecipa alla storia. La milpa, i fiumi, le montagne e gli animali sono personaggi che influiscono nel destino dei Tojol Winik , gli uomini “verdaderos”,

La famiglia, l'assemblea comunitaria e l'esercito insurgente, immersi nell'occhio dell'uragano della storia, dovranno vivere la commozione di Sonia innamorata.

In un mondo in cui tutto cambia, in una terra straordinaria di indigeni liberi, che hanno deciso di non arrendersi, la passione di una donna si gioca il senso della sua libertà nel cuore del tempo.

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